Studio Marconi 1975

“Scultura-Intervento ’75” - maquette progettuale - Foto di Enrico Fontolan. Credits Associazione Archivio Mauro Staccioli / Bibliotheca Hertziana – Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte, Roma.

“Scultura-Intervento ’75”, Spazio Attivo-Struttura, Studio Marconi - Galleria Rondanini - photographicprint (Box 4 Folder 4 Unit 8) Credits Associazione Archivio Mauro Staccioli / Bibliotheca Hertziana – Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte, Roma.

“Scultura-Intervento ’75” - maquette progettuale. Credits Associazione Archivio Mauro Staccioli.

“Scultura-Intervento ’75”, Spazio Attivo-Struttura, Studio Marconi - Galleria Rondanini - Drawing. Credits Associazione Archivio Mauro Staccioli.

Mauro Staccioli durante la realizzazione in situ di “Scultura-Intervento ’75”, Spazio Attivo-Struttura, Studio Marconi, Milano, 1975, Credits Associazione Archivio Mauro Staccioli. Foto di Enrico Cattaneo.

“Scultura-Intervento ’75”, Spazio Attivo-Struttura, Studio Marconi - Galleria Rondanini - photographic print (Box DIS-A_1 Folder 2 Unit 71) Credits Associazione Archivio Mauro Staccioli / Bibliotheca Hertziana – Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte, Roma. Foto di Enrico Cattaneo.

Scultura-Intervento ‘75, 1975

Legno, ferro e vernice, 13×37,8×49 cm
Archivio Museo Mauro Staccioli, Volterra

Nel corso del 1975 Staccioli porta avanti numerose operazioni in gallerie private milanesi che diventano sempre più ardite ed indirizzate all’estrema denuncia dell’incomunicabilità tra il mondo dell’arte e il pubblico, quello “proletario”, della strada. Allo Studio Marconi in un ambiente dalla copertura a volta ribassata di mattoni a vista realizza un parallelepipedo in mattoni rifiniti a cemento, un elemento di ingombro trasversale al passaggio. L’impedimento è inoltre rimarcato dalle tre lame di ferro che accentuano la tensione critica.

© Enrico Fontolan, Bibliotheca Hertziana – Max Planck Insitute, Roma. Courtesy Archivio Mauro Staccioli.
L’Archivio Mauro Staccioli ha collaborato con la Bibliotheca Hertziana – Max Planck Institute di Roma per la digitalizzazione dell’intero corpus documentario afferente ai lavori realizzati o ipotizzati dall’artista, dall’inizio della carriera fino al 1988. Si ringrazia il fotografo Enrico Fontolan, il Digital Humanities Lab e il Fondo Fotografico della Bibliotheca Hertziana per l’enorme lavoro svolto. Tutto il materiale è consultabile online cliccando qui.