Prato ’88

Cemento e ferro, 35x83x13 cm
Archivio Museo Mauro Staccioli, Volterra

Invitato nel 1988 a progettare un segno esterno e visibile per il nuovo Museo Luigi Pecci di Prato, Staccioli, dopo attente ricerche sulla forma da dare al proprio intervento, pensa ad un arco in cemento che, per il suo forte legame con l’architettura e il suo ruolo istituzionale, per venti anni indicherà il luogo dell’arte contemporanea a Prato. La forma è intensamente ricercata dallo scultore durante le fasi di studio (sopralluogo, schizzi, rilievi fotografici, fotomontaggi, maquettes) fino alla definizione del segno più adatto in rapporto all’ambiente, più capace di svolgere il ruolo di segno tangibile nel percorso quotidiano tra museo e città.

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©Ela Bialkowska Okno Studio. Courtesy Archivio Mauro Staccioli.
L’Archivio Mauro Staccioli ha collaborato con la Bibliotheca Hertziana – Max Planck Institute di Roma per la digitalizzazione dell’intero corpus documentario afferente ai lavori realizzati o ipotizzati dall’artista, dall’inizio della carriera fino al 1988. Si ringrazia il fotografo Enrico Fontolan, il Digital Humanities Lab e il Fondo Fotografico della Bibliotheca Hertziana per l’enorme lavoro svolto. Tutto il materiale è consultabile online cliccando qui.

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