Bob Orton ’96, 1996
Legno, cartone, sabbia e vernice, 42×45,5×24 cm
Archivio Museo Mauro Staccioli, Volterra
Il triangolo irregolare, sottile, svettante e di un rosso acceso appare come un punto esclamativo ma funge anche da elemento di sollecitazione, da interrogativo sollecitato dall’apparente equilibrio precario della scultura. Un esempio di applicazione di questa forma è dato dall’intervento che Staccioli realizza nel 1990 presso il National Museum of Contemporary Art di Gwacheon, a Seoul: un segno identificativo per il museo coreano in equilibrio sospeso in un punto della linea esterna e curva dell’edificio che è posto sulla cima di un pendio verdeggiante da cui spicca così l’intervento plastico col suo rosso vivo. Il museo diventa in questo modo opera d’arte esso stesso e anticipa l’idea di bellezza che esso contiene. Qualche anno più tardi, nel 1996, il triangolo irregolare è riproposto nell’intervento che realizza per la villa californiana di Bob Orton. Questa volta la scultura è posta in rapporto ad una siepe del giardino.
© Enrico Fontolan, Bibliotheca Hertziana – Max Planck Insitute, Roma. Sergio Borghesi. Courtesy Archivio Mauro Staccioli.