Vigevano ‘77, 1977
A. Piramide: legno, ferro, cartone e vernice, 29,5x38x33,3 cm
B. Cuneo: legno e vernice, 34x106x46,5 cm
C. Portale: legno, cartone e vernice, 46,5×60,5×37 cm
Archivio Museo Mauro Staccioli, Volterra
La personale di Mauro Staccioli al Castello di Vigevano ha luogo in seguito all’invito da parte di un comitato dei cittadini per riappropriarsi del castello che era allora in abbandono e mostrava profondi segni di degrado. Il titolo scelto dall’artista è emblematico: leggere un ambiente. Le quattro opere realizzate dallo scultore vogliono segnare gli ambienti dell’antica struttura di potere ma anche evidenziare altri usi passati, da spazi aristocratici all’utilizzo militare sino al lavoro operaio. La scultura diventa mezzo per riflettere, comprendere e di conseguenza gestire meglio la società assumendo un ruolo politico.
Le sculture, che superano i limiti di spazio, peso e dimensioni, dimostrano l’ormai maturazione di un’idea di scultura, un’opera in pieno dialogo e totalmente immersa nel contesto ambientale: una piramide perfettamente inscritta in una camera sotterranea orienta il suo vertice verso la chiave di volta a mattoni; un monolitico portale con uno spiraglio al centro è giustapposto ad un antico ingresso; quattro “denti” emergono da un fossato ormai prosciugato a ricordarne la funzione di ostacolo; un’enorme struttura in ferro e cemento si incunea nell’ingresso delle antiche scuderie ostruendo il passaggio.
© Enrico Fontolan, Bibliotheca Hertziana – Max Planck Insitute, Roma. Courtesy Archivio Mauro Staccioli.
© Ela Bialkowska Okno Studio. Courtesy Archivio Mauro Staccioli.
L’Archivio Mauro Staccioli ha collaborato con la Bibliotheca Hertziana – Max Planck Institute di Roma per la digitalizzazione dell’intero corpus documentario afferente ai lavori realizzati o ipotizzati dall’artista, dall’inizio della carriera fino al 1988. Si ringrazia il fotografo Enrico Fontolan, il Digital Humanities Lab e il Fondo Fotografico della Bibliotheca Hertziana per l’enorme lavoro svolto. Tutto il materiale è consultabile online cliccando qui.