Massimo Bartolini

A Mauro, Marco, Lucia, Mino, Paolo, Felice, Azeglio, Armida, Oreste, 2020
Video, suono, colore, 1’17’’
© Massimo Bartolini

Massimo Bartolini

A Mauro, Marco, Lucia, Mino, Paolo, Felice, Azeglio, Armida, Oreste, 2020
fotografia digitale
© Massimo Bartolini

Servendosi di differenti media, Massimo Bartolini si è dedicato sin dagli esordi alla progettazione di interventi in grado di trasformare lo spazio e soprattutto la nostra percezione di esso.
Recandosi presso la località La Boldria (Volterra), realizza un video in soggettiva che lo vede camminare verso La Boldria, un tondo di 600 cm di diametro e 60 cm di spessore, aperto ad anello, realizzato da Staccioli nel 2009 lungo la SR68, nel tratto che da Volterra porta alla frazione di Saline e che fin dall’antichità ha costituito una miniera dalle enormi potenzialità poiché nel suo sottosuolo veniva estratto l’oro.
Giunto davanti a La Boldria, Bartolini appoggia una piccola perla bianca sul margine inferiore dell’anello interno e la riprende a distanza così ravvicinata da porla in rapporto con il vasto paesaggio collinare retrostante, alla stregua di quanto fece Staccioli inserendo in quel paesaggio la sua monumentale scultura.
A corredo, la fotografia digitale, che mostra una collana di perle appoggiata sopra alla curva della scultura di Staccioli ‘come una specie di sorriso’, dimostra come l’inserimento nello spazio anche di un così piccolo elemento possa modificarne la percezione.

“Da un lato un film, dall’altro una immagine che commenta il film, come un finale forse o come un fotogramma inesistente. Il titolo si riferisce a tutte le persone per me importanti che ci sono sulla strada che da Cecina va a Volterra, quella dove è la scultura di Staccioli…” (Massimo Bartolini)

Massimo Bartolini è nato nel 1962 a Cecina (Livorno), dove vive e lavora.
Dal 1993 ha esposto in numerose mostre, tra le mostre collettive da menzionare:
Biennale di Venezia 1999, 2001 (evento collaterale), 2009, 2013; Biennale di Valencia 2001; Manifesta 4, Francoforte 2002; Biennale di Shangai 2006 e 2012; Triennale di Yokohama 2011; Biennale di San Paolo 2004; Biennale di Pontevedra 2004; Documenta 13, Kassel 2012; Triennale Etchigo Tsumari, Tokamachi 2012; Triennale di Kathmandu 2017; Biennale di Pune 2017; Biennale di Yinchuan 2018.
Tra le mostre personali: “On Identikit”, CSAC, Parma 2020; “Caudu e Fridu”, Manifesta 12 (evento collaterale), Palermo 2018; “4 organi”, Fondazione Merz, Torino 2017; “Studio Matters+1” Fruitmarket Gallery, Edinburgh e SMAK, Gand 2013; Serce na Dloni, Centro d’Arte Contemporanea “Znaki Czasu”, Torun 2013; “Hum”, Auditorium Arte, Roma / MARCO, Vigo 2012; Museu Serralves, Porto, Ikon Gallery, Birmingham 2007; GAM, Torino 2005; Museo Abteiberg, Mönchengladbach 2002; “Untitled (Wave)”, MoMA PS1, New York 2001.

in colloquio con Mauro Staccioli, La Boldria, Volterra, 2009

Photo by E. Cattaneo