La Jolla ’96, 1996
cemento rosso 210x900x30 cm
Museum of Contemporary Art San Diego, La Jolla, California
“Per La Jolla, egli ripropone la forma del triangolo – che caratterizzava il suo precedente intervento in questo stesso luogo – ma in un certo senso regolarizzandolo e spostandone lievemente la collocazione, ruotandolo di novanta gradi sul proprio asse, facendolo diventare una freccia acuminata che punta verso l’oceano, mantenendone il significato di tensione verso l’infinito. Si tratta anche in questo caso di una morfologia di intervento che Staccioli realizzerà ancora in Europa in questo stesso 1996 (come ad esempio per il Museo d’Arte Contemporanea di Bolzano): la freccia ripresenta il tema dell’aggressività delle punte, ricorrente nei suoi lavori degli anni settanta con una significazione di tensione socio-esistenziale, riconfigurandolo secondo una declinazione più sciolta, facendolo diventare segno che cattura lo sguardo e lo focalizza verso l’elemento forte della situazione ambientale – in questo caso la presenza dell’oceano e dell’ampio orizzonte che oltre esso si distende.”
Francesca Pola, Mauro Staccioli in California, Istituto Italiano di Cultura, Los Angeles 2002, p.82