Giovanni Ozzola
forme, 2020 appunti senza interventi.
istanbul, livorno, beijing, patresi, sinai e una lucciola, 2020
Video colore H.264 AAC, 4’40’’, 2 canali
© Giovanni Ozzola
I principali interessi di Giovanni Ozzola corrispondono al concettualizzare e al rappresentare l’infinito e l’esplorazione, sia geografica che introspettiva, attraverso la contaminazione di differenti tecniche: fotografia, video, installazione, incisione e tecniche tradizionali tra cui lo “strappo d’affresco”.
Nel video forme, 2020 appunti senza interventi. istanbul.livorno.beijing.patresi.sinai e una lucciola crea un montaggio di molteplici riprese eseguite dal 2003 al 2012 nelle città citate nel titolo. Per assenza, quei luoghi evocano all’artista le colline volterranee poiché non presentano le tipiche forme di queste ultime, così importanti per la ricerca di Staccioli e di tutti gli artisti che lì sono nati o vissuti.
In linea con la produzione di Ozzola, questo video è fatto di immagini e di luce. Nella luce il tempo scorre e gli istanti si moltiplicano e si concretizzano. Le immagini, pur alludendo a un possibile sviluppo narrativo, ne sono prive per proiettare lo spettatore in una dimensione infinita, senza spazio né tempo, entro un orizzonte visivo dove può perdersi e lasciarsi andare a ogni emozione e ricordo.
È infatti evidente il trasporto emotivo dell’artista nelle riprese e nel montaggio del video. Ed è grazie a tale trasporto emotivo che il video diviene veicolo della percezione soggettiva della realtà che ci circonda.
“Sono cresciuto in una terra magica, sulle sommità
delle colline, nei luoghi più belli o nevralgici
ci sono sempre delle forme.
Sono forme perfette, geometriche, erano li,
erano sempre state li, era normale che fossero li.
Era il loro luogo, gli spettava di nascita.
Solo molti anni dopo, scoprii che altre terre
ne erano prive, solo in quel momento capii quanto
ero stato fortunato a crescere con la
materializzazione delle idee di Mauro.
Questo video che raccoglie appunti uncut
dal 2003 al 2012 è per lui” (Giovanni Ozzola)
Giovanni Ozzola (Firenze, 1982) vive e lavora alle Canarie.
Una selezione delle sue mostre personali più recenti include “Octillion”, Galleria Continua, San Gimignano 2019; “If I Had to Explain, You Wouldn’t Understand”, Fosun Foundation Shanghai 2019; “Algo Tuyo y Mío”, Centro Foundacion UNICAJA, Malaga 2018 e Almeria 2019; “Rutas de Sangre”, Claustros del convento de San Francisco de Asis, Basilica Menor, La Habana 2018; “Fallen Blossoms – Whispering”, Galleria Continua, 798, Beijing 2017; “Relitti e camere con stelle”, Untitled Association-Lynchen, Berlino 2017; “Adrift”, District 6 Museum, Cape Town 2016.
Tra le mostre collettive più recenti si ricordano: “Kronos e Kairos”, Foro Romano e Palatino, Parco Archeologico del Colosseo, Roma 2019; “Recto Verso”, Foundation Louis Vuitton, Parigi 2018; “Insights”, Shanghai Exhibition Centre, Shanghai 2018; “LANDSEASKY: Revisiting Spatiality in Video Art”, mostra itinerante: MAAP, Seoul 2014.
Sito web: www.giovanniozzola.com
in colloquio con Mauro Staccioli, Barriera, 1972-2015, Badia Camaldolese, Volterra.
Foto di S. Borghesi