Flavio Favelli Muro Vacante Artists for Staccioli 2020

Flavio Favelli

Muro Vacante, 2020
Smalto su copertina di libro
© Flavio Favelli

Nel suo lavoro Flavio Favelli riflette sulla memoria e sul binomio esotico-quotidiano che rinvia alla sua vicenda personale (all’ambiente familiare borghese in cui è cresciuto e alla cultura orientale approfondita durante i suoi studi universitari), nonché alla storia collettiva, sociale e politica.
La fotografia proposta per Digital for Mauro Staccioli, riproduce Muro Vacante. Dipingendo un rettangolo dorato, Favelli ostruisce la visione dell’immagine di copertina del volume Oriente, Grecia e Roma repubblicana di Renato Fabietti e Augusto Camera, parte della collana Storia antica e medievale (Zanichelli, 1980). L’opera evoca il Muro in cemento (800 x 800 x120 cm), realizzato da Staccioli per la Biennale di Venezia del 1978, che ostruiva il passaggio lungo il viale d’ingresso ai Giardini: costringeva i visitatori a superarlo per avere accesso all’evento e impediva l’uscita, nonché la prospettiva verso la laguna. In Muro Vacante, Favelli lo ricorda con un materiale (lo smalto), un colore (l’oro) e un supporto (un libro sulla storia antica) che se da un lato rinviano alla sua recente produzione, dall’altro mirano a definire ‘classico’ il Muro di Staccioli, nell’accezione conferita a quel termine da Umberto Eco: un sopravvissuto che detta il canone per il futuro.

“Le opere di Mauro Staccioli hanno a che fare con quello che è prossimo ad un’area che ha a che fare col termine ‘classico’. E il Muro del 1978 appare come qualcosa di affermativo, nonostante il suo significato letterale, si legge come un appiglio, una grande speranza poetica, una visione profetica che genera. La superficie del Muro ricorda quella dello smalto a bomboletta su carta, con una densità intensa e decisa. Da qualche tempo segno, traccio, mi piace dire vidimare, documenti e carte con una specie di sigillo aureo irregolare” (Flavio Favelli)


Flavio Favelli (Firenze, 1967), vive e lavora a Savigno (Bologna).
Dopo la Laurea in Storia Orientale all’Università di Bologna, prende parte al Link Project (1995-2001).
Ha esposto con progetti personali al MAXXI di Roma, al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, alla Fondazione Sandretto di Torino, alla Maison Rouge di Parigi e al 176 Projectspace di Londra.
Nel 2008 ha progettato e realizzato Sala d’Attesa nel Pantheon di Bologna all’interno del Cimitero Monumentale della Certosa, che accoglie la celebrazione di funerali laici.
Nel 2010 è stato artista in residenza all’American Academy di Roma.
Partecipa alla mostra Italics allestita a Palazzo Grassi, Venezia (2008) e al Museum of Contemporary Art (MOCA), Chicago (2009) e a due Biennali di Venezia: la 50a e la 55a (Padiglione Italia).
Nel 2015 l’opera Gli Angeli degli Eroi viene scelta dal Quirinale e dal Ministero della Difesa per rappresentare i militari caduti nella ricorrenza del 4 Novembre.
Sito web: flaviofavelli.com




in colloquio con Mauro Staccioli, Muro, Biennale di Venezia 1978.

Mauro Staccioli, Muro, Biennale di Venezia 1978, E. Cattaneo

Foto di E. Cattaneo


Toscanaincontemporanea 2020 Artists for Staccioli

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