Daniela De Lorenzo
Al posto suo, 2020
Animazione fotografica, sonoro, 1’13’’
Editing Antonella Nicola
© Daniela De Lorenzo
Fin dagli esordi Daniela De Lorenzo si pone ai margini della scultura, per poi instaurare un rapporto costante con la fotografia al punto che i due poli vivono di un continuo gioco di rimandi. In seguito utilizza anche il video e la performance. Ad interessarla è il corpo, come soggetto e oggetto, indagato nei suoi aspetti ‘invisibili’, allo scopo di sottolinearne il mistero dell’identità.
Il video Al posto suo mostra i corpi di tre figure femminili tratte dal dipinto Tre Grazie (1531) di Lucas Cranach il Vecchio, conservato al Louvre di Parigi. Virate in bianco e nero da De Lorenzo e poste su fondo neutro, i tre corpi acquisiscono una dimensione atemporale, nella quale fluttuano scambiandosi continuamente di posizione. A interessare l’artista è il loro sguardo; ossia il percepirsi reciprocamente, l’una con l’altra. Il loro scambio di posizione assume una valenza ulteriore, innescando uno scambio di sguardi che arriva a coinvolgere l’osservatore, a sua volta osservante le tre grazie e da esse osservato.
Il mutare di posizioni e punti di vista, in realtà produce anche un mutamento interno ai soggetti coinvolti: come insegna lo stesso Staccioli, il percepire un’immagine entro uno spazio genera trasformazione sia in chi compie quell’atto sia in chi/cosa lo subisce.
“Le Grazie imperturbabili, nel loro intreccio generano amicizia, bellezza, amore… sorelle e compagne di Venere…
Analizzare la visione attraverso il punto di osservazione reciproco, io e loro, mettendo in luce un aspetto diverso della familiarità stessa e questo è solo l’inizio di una serie di nuovi punti di vista possibili dove la visione si apre per dare spazio alla generazione del molteplice.
Verso la creazione di un’ambiguità sottile in cui le forme in movimento danno origine ad una tensione costante, accogliendo al proprio interno l’ipotesi della metamorfosi.
Il tentativo di introdurre una durata nell’istantanea attraverso spaziature, trasformando la foto in una impronta del possibile” (Daniela De Lorenzo)
Daniela De Lorenzo è nata a Firenze nel 1959, dove vive e lavora.
Ha esposto i suoi lavori in diverse mostre collettive e personali in prestigiosi spazi espositivi su territorio nazionale ed internazionale come il Kunstverein di Kassel, la Neue Galerie di Graz, il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, lo Shanghai Urban Planning Exibition Center di Shanghai, il Mart di Rovereto, il MACRO di Roma, il MAMbo di Bologna, la Triennale Milano di Milano, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, il MASI di Lugano, il Kunstverein AllerArt di Bludenz, la Fondazione Adriano Olivetti di Roma, La Gallera di Valencia, il Museo Novecento di Firenze.
Nel 1988 ha partecipato alla 43a Biennale Internazionale d’Arte di Venezia.
Le sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche, tra queste: Galleria d’Arte Moderna di Bologna, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, PAC di Milano, Neue Galerie di Graz, Masi di Lugano, Centro del Carmen di Valencia, Museo degli Uffizi di Firenze, Galleria Nazionale di Roma e il MAXXI di Roma.
Sito web: www.danieladelorenzo.net
in colloquio con Mauro Staccioli, Scultura Intervento, 1975, Galleria Bocchi, Milano.
Foto di E. Cattaneo